Il titolo della presente opera vuole pertanto in qualche modo opporsi al luogo comune secondo cui il Medioevo con i suoi castelli, abbazie e monasteri è un fenomeno che avrebbe coinvolto prevalentemente l’Europa e l’Italia centrosettentrionale, mentre in Italia meridionale, soprattutto in Calabria, presenterebbe attestazioni poco significative.
Per tali ragioni il volume è fondamentalmente suddiviso in due parti: la prima dedicata a tematiche di carattere generale con un inquadramento di tipo storico ed uno topografico, la seconda ad approfondimenti sui principali siti e monumenti d’interesse. Si parte dunque con Scolacium ed i Loci cassiodorenses, che videro uno sviluppo in continuità rispetto alle tradizioni dell’antico Impero Romano rilette alla luce delle nuove esperienze generate dall’incontro con le civiltà barbariche. Subito dopo si passa al racconto relativo ai grandi centri di formazione bizantina: da un lato Rossano in posizione antagonista rispetto al vicino castello di Corigliano e al mondo longobardo, dall’altro Santa Severina, sorta sulle ceneri di un primitivo insediamento arabo, poi divenuta una delle principali diocesi calabresi. Non da ultimo viene anche considerato il rilancio di centri quali Squillace e Catanzaro grazie alla conquista normanna e, infine, si centra l’attenzione sulla continuità assicurata da Crotone che, con il suo porto sempre attivo nel corso del tempo, rappresentò un riferimento centrale per i commerci e una base d’appoggio fondamentale lungo la costa jonica dall’antichità sino ad età angioina e poi aragonese. Specifici contributi esaminano i vari generi di fortificazioni nel loro sviluppo e nella loro funzione di sistema difensivo integrato.